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BONUS CONDIZIONATORI RICONFERMATO PER IL 2018

BONUS CONDIZIONATORI RICONFERMATO PER IL 2018

Quali detrazioni fiscali per chi acquista un condizionatore d’aria, come si calcola l’Iva e quanto influisce la nuova bolletta della luce sulla spesa.

Volendo, si utilizzano sia d’estate per avere aria fresca sia d’inverno per riscaldare un ambiente. Ma sono anche in grado di farci risparmiare tutto l’anno? Da qualche anno, l’acquisto di un condizionatore d’aria è stato agevolato dalle detrazioni fiscali, grazie alle quali è riuscito a recuperare una parte della spesa. Ma la convenienza c’è anche nel 2018? E quanto può influire il cambio della bolletta della luce?

La Legge di Bilancio 2018 ha confermato il bonus condizionatori, al quale si è aggiunto quello per le pompe di calore. L’importante è conservare le fatture che poi verranno allegate alla dichiarazione dei redditi.

Quali detrazioni fiscali per chi acquista un condizionatore d’aria, come si calcola l’Iva e quanto influisce la nuova bolletta della luce sulla spesa.

Volendo, si utilizzano sia d’estate per avere aria fresca sia d’inverno per riscaldare un ambiente. Ma sono anche in grado di farci risparmiare tutto l’anno? Da qualche anno, l’acquisto di un condizionatore d’aria è stato agevolato dalle detrazioni fiscali, grazie alle quali è riuscito a recuperare una parte della spesa. Ma la convenienza c’è anche nel 2018? E quanto può influire il cambio della bolletta della luce?

La Legge di Bilancio 2018 ha confermato il bonus condizionatori, al quale si è aggiunto quello per le pompe di calore. L’importante è conservare le fatture che poi verranno allegate alla dichiarazione dei redditi.

Come funziona il bonus condizionatori 2018 e quanto si risparmia?

Indice

1 Bonus condizionatori 2018: in che cosa consiste?

2 Come devo pagare il condizionatore per avere la detrazione?

3 Qual è l’importo del bonus condizionatori 2018?

3.1 Bonus condizionatori per ristrutturazione edile

3.2 Bonus condizionatori per sostituzione di apparecchio

3.3 Bonus condizionatori legato al bonus mobili

3.4 Bonus condizionatori senza ristrutturazione edilizia

4 Bonus condizionatori: come funziona l’Iva agevolata?

5 Condizionatori: la nuova bolletta della luce garantisce un risparmio?

Bonus condizionatori 2018: in che cosa consiste?

Il bonus condizionatori 2018 consente di beneficiare di una detrazione Irpef del 65% o del 50% (a seconda dell’intervento da fare, come vedremo tra poco) per gli interventi di efficienza energetica (il cosiddetto ecobonus). Significa che chi acquista un condizionatore nel 2018 potrà portare la spesa in detrazione nella dichiarazione dei redditi che presenterà nel 2019.

Inoltre, chi decide di investire su un apparecchio in pompa di calore o non ad alta efficienza ma, comunque, a risparmio energetico può beneficiare (oltre alla detrazione fiscale) dell’Iva agevolata del 10% a certe condizioni che poi spiegheremo.

I soldi vengono recuperate in 10 rate annue di pari importo. Per fare un esempio: acquisto un condizionatore nel 2018 e lo porterò in detrazione nella dichiarazione che presenterò nel 2019. Ho già calcolato che potrò recuperare 3.000 euro (ho preso un apparecchio davvero bello). Significa che dal 2019 fino al 2028 (entrambi compresi) mi verranno restituiti 300 euro ogni anno.

Come devo pagare il condizionatore per avere la detrazione?

Per avere diritto al bonus condizionatori 2018 è necessario rispettare alcune…condizioni, appunto. Il pagamento deve essere:

documentato tramite fattura;

fatto con bonifico postale o bancario riportando la causale, il codice fiscale del beneficiario e la partita Iva del negozio o del rivenditore;

oppure fatto con carta di credito o carta di debito.

Le ricevute o fatture di pagamento vanno conservate come documentazione fiscale.

Qual è l’importo del bonus condizionatori 2018?

Come abbiamo accennato poco fa, l’importo del bonus condizionatori 2018 varia a seconda dell’intervento che c’è da fare. Vediamo le varie possibilità.

Bonus condizionatori per ristrutturazione edile

L’acquisto di un condizionatore nuovo in seguito alla ristrutturazione di una casa o di un negozio dà diritto ad una detrazione Irpef del 50%, purché sia a risparmio energetico.

Bonus condizionatori per sostituzione di apparecchio

Chi, invece, la casa (o il negozio) ce l’ha già a posto ma vuole sostituire un vecchio climatizzatore con un condizionatore a risparmio energetico ha diritto ad una detrazione del 65% del costo sostenuto. Il tetto massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro.

C’è un altro vincolo, però: è possibile beneficiare di questa agevolazione fiscale solo se il vecchio impianto di riscaldamento venga sostituito con un nuovo impianto a pompa di calore e ad alta efficienza energetica.

Bonus condizionatori legato al bonus mobili

Terza eventualità: che il contribuente faccia una ristrutturazione edilizia straordinariaed acquisti mobili ed elettrodomestici di classe energetica A+, quella, cioè, in cui sono compresi i condizionatori. In questo caso, sarà possibile detrarre il 50% della spesa sostenuta.

Bonus condizionatori senza ristrutturazione edilizia

Chi lascia la casa o il negozio così com’è e decide di acquistare un condizionatore con pompa di calore può detrarre il 50% del suo costo.

Bonus condizionatori: come funziona l’Iva agevolata?

Dicevamo che per l’acquisto di un condizionatore è prevista l’Iva agevolata del 10%anziché del 22%.

C’è, però, un piccolo calcolo da fare, perché il 10% non si applica sul costo totale dell’apparecchio ma sulla differenza tra il valore del servizio ed il costo del climatizzatore.

L’esempio è molto semplice. Ho comprato un condizionatore che costa 4.000 euro, ma, tra l’apparecchio e l’installazione ho speso 5.000 euro. Significa che il lavoro del tecnico mi è costato 1.000 euro.

Come si calcola l’Iva? Verrà calcolata l’agevolazione del 10% sull’intero costo della manodopera (i 1.000 euro del tecnico) e su una parte del condizionatore che corrisponde alla differenza tra il costo totale ed il valore dell’apparecchio: quindi, avrò l’Iva al 10% su altri 1.000 euro (5.000 – 4.000). Sul resto, viene applicata l’Iva al 22%.

In totale, se la matematica non tradisce, avrò applicato l’Iva al 10% su 2.000 euro (200 euro anziché 440) e al 22% su 3.000 euro (660 euro). Quindi, avrò pagato 860 euro di Iva anziché 1.100 euro. Risparmio 240 euro. Grazie, calcolatrice, cosa farei senza di te.

Condizionatori: la nuova bolletta della luce garantisce un risparmio?

Detto questo, non è che tutto quello che risparmio con il bonus condizionatori 2018non mi basta dopo per pagare la bolletta della luce?

Come abbiamo spiegato a suo tempo in questo articolo, dal 1 gennaio 2018 è stata introdotta la nuova tariffa Td per il consumo di corrente elettrica. La novità più importante è stata la soppressione della tariffa progressiva, cioè: il prezzo del kWh è quello stabilito sul contratto di fornitura e non quello variabile a seconda del consumo.

Come influisce la nuova bolletta sulla convenienza del condizionatore?

Dipende dall’apparecchio e dal sistema che si ha in casa. Nel senso che se il condizionatore è a basso consumo, è già tanto di guadagnato. In più, con l’abolizione della struttura progressiva, diminuiscono i costi di sistema e di distribuzione per chi oggi consuma di più. Se ne deduce, quindi, che saranno questi ultimi ad avere il maggiore risparmio sulla nuova bolletta della luce, in quanto non pagheranno più il sovrapprezzo per avere un consumo più elevato ed una potenza impegnata più alta.

Bonus condizionatori 2018: in che cosa consiste?

Il bonus condizionatori 2018 consente di beneficiare di una detrazione Irpef del 65% o del 50% (a seconda dell’intervento da fare, come vedremo tra poco) per gli interventi di efficienza energetica (il cosiddetto ecobonus). Significa che chi acquista un condizionatore nel 2018 potrà portare la spesa in detrazione nella dichiarazione dei redditi che presenterà nel 2019.

Quali detrazioni fiscali per chi acquista un condizionatore d’aria, come si calcola l’Iva e quanto influisce la nuova bolletta della luce sulla spesa.

Volendo, si utilizzano sia d’estate per avere aria fresca sia d’inverno per riscaldare un ambiente. Ma sono anche in grado di farci risparmiare tutto l’anno? Da qualche anno, l’acquisto di un condizionatore d’aria è stato agevolato dalle detrazioni fiscali, grazie alle quali è riuscito a recuperare una parte della spesa. Ma la convenienza c’è anche nel 2018? E quanto può influire il cambio della bolletta della luce?

La Legge di Bilancio 2018 ha confermato il bonus condizionatori, al quale si è aggiunto quello per le pompe di calore. L’importante è conservare le fatture che poi verranno allegate alla dichiarazione dei redditi.

Come funziona il bonus condizionatori 2018 e quanto si risparmia?

Indice

1 Bonus condizionatori 2018: in che cosa consiste?

2 Come devo pagare il condizionatore per avere la detrazione?

3 Qual è l’importo del bonus condizionatori 2018?

3.1 Bonus condizionatori per ristrutturazione edile

3.2 Bonus condizionatori per sostituzione di apparecchio

3.3 Bonus condizionatori legato al bonus mobili

3.4 Bonus condizionatori senza ristrutturazione edilizia

4 Bonus condizionatori: come funziona l’Iva agevolata?

5 Condizionatori: la nuova bolletta della luce garantisce un risparmio?

Bonus condizionatori 2018: in che cosa consiste?

Il bonus condizionatori 2018 consente di beneficiare di una detrazione Irpef del 65% o del 50% (a seconda dell’intervento da fare, come vedremo tra poco) per gli interventi di efficienza energetica (il cosiddetto ecobonus). Significa che chi acquista un condizionatore nel 2018 potrà portare la spesa in detrazione nella dichiarazione dei redditi che presenterà nel 2019.

Inoltre, chi decide di investire su un apparecchio in pompa di calore o non ad alta efficienza ma, comunque, a risparmio energetico può beneficiare (oltre alla detrazione fiscale) dell’Iva agevolata del 10% a certe condizioni che poi spiegheremo.

I soldi vengono recuperate in 10 rate annue di pari importo. Per fare un esempio: acquisto un condizionatore nel 2018 e lo porterò in detrazione nella dichiarazione che presenterò nel 2019. Ho già calcolato che potrò recuperare 3.000 euro (ho preso un apparecchio davvero bello). Significa che dal 2019 fino al 2028 (entrambi compresi) mi verranno restituiti 300 euro ogni anno.

Come devo pagare il condizionatore per avere la detrazione?

Per avere diritto al bonus condizionatori 2018 è necessario rispettare alcune…condizioni, appunto. Il pagamento deve essere:

documentato tramite fattura;

fatto con bonifico postale o bancario riportando la causale, il codice fiscale del beneficiario e la partita Iva del negozio o del rivenditore;

oppure fatto con carta di credito o carta di debito.

Le ricevute o fatture di pagamento vanno conservate come documentazione fiscale.

Qual è l’importo del bonus condizionatori 2018?

Come abbiamo accennato poco fa, l’importo del bonus condizionatori 2018 varia a seconda dell’intervento che c’è da fare. Vediamo le varie possibilità.

Bonus condizionatori per ristrutturazione edile

L’acquisto di un condizionatore nuovo in seguito alla ristrutturazione di una casa o di un negozio dà diritto ad una detrazione Irpef del 50%, purché sia a risparmio energetico.

Bonus condizionatori per sostituzione di apparecchio

Chi, invece, la casa (o il negozio) ce l’ha già a posto ma vuole sostituire un vecchio climatizzatore con un condizionatore a risparmio energetico ha diritto ad una detrazione del 65% del costo sostenuto. Il tetto massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro.

C’è un altro vincolo, però: è possibile beneficiare di questa agevolazione fiscale solo se il vecchio impianto di riscaldamento venga sostituito con un nuovo impianto a pompa di calore e ad alta efficienza energetica.

Bonus condizionatori legato al bonus mobili

Terza eventualità: che il contribuente faccia una ristrutturazione edilizia straordinariaed acquisti mobili ed elettrodomestici di classe energetica A+, quella, cioè, in cui sono compresi i condizionatori. In questo caso, sarà possibile detrarre il 50% della spesa sostenuta.

Bonus condizionatori senza ristrutturazione edilizia

Chi lascia la casa o il negozio così com’è e decide di acquistare un condizionatore con pompa di calore può detrarre il 50% del suo costo.

Bonus condizionatori: come funziona l’Iva agevolata?

Dicevamo che per l’acquisto di un condizionatore è prevista l’Iva agevolata del 10%anziché del 22%.

C’è, però, un piccolo calcolo da fare, perché il 10% non si applica sul costo totale dell’apparecchio ma sulla differenza tra il valore del servizio ed il costo del climatizzatore.

L’esempio è molto semplice. Ho comprato un condizionatore che costa 4.000 euro, ma, tra l’apparecchio e l’installazione ho speso 5.000 euro. Significa che il lavoro del tecnico mi è costato 1.000 euro.

Come si calcola l’Iva? Verrà calcolata l’agevolazione del 10% sull’intero costo della manodopera (i 1.000 euro del tecnico) e su una parte del condizionatore che corrisponde alla differenza tra il costo totale ed il valore dell’apparecchio: quindi, avrò l’Iva al 10% su altri 1.000 euro (5.000 – 4.000). Sul resto, viene applicata l’Iva al 22%.

In totale, se la matematica non tradisce, avrò applicato l’Iva al 10% su 2.000 euro (200 euro anziché 440) e al 22% su 3.000 euro (660 euro). Quindi, avrò pagato 860 euro di Iva anziché 1.100 euro. Risparmio 240 euro. Grazie, calcolatrice, cosa farei senza di te.

Condizionatori: la nuova bolletta della luce garantisce un risparmio?

Detto questo, non è che tutto quello che risparmio con il bonus condizionatori 2018non mi basta dopo per pagare la bolletta della luce?

Come abbiamo spiegato a suo tempo in questo articolo, dal 1 gennaio 2018 è stata introdotta la nuova tariffa Td per il consumo di corrente elettrica. La novità più importante è stata la soppressione della tariffa progressiva, cioè: il prezzo del kWh è quello stabilito sul contratto di fornitura e non quello variabile a seconda del consumo.

Come influisce la nuova bolletta sulla convenienza del condizionatore? Dipende dall’apparecchio e dal sistema che si ha in casa. Nel senso che se il condizionatore è a basso consumo, è già tanto di guadagnato. In più, con l’abolizione della struttura progressiva, diminuiscono i costi di sistema e di distribuzione per chi oggi consuma di più. Se ne deduce, quindi, che saranno questi ultimi ad avere il maggiore risparmio sulla nuova bolletta della luce, in quanto non pagheranno più il sovrapprezzo per avere un consumo più elevato ed una potenza impegnata più alta.

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